Archivi tag: città italiane

FRANCHINA TRESOLDI, TECNICHE E FIORITURE EVOCATIVE

Tresoldi images

In quarant’anni di attività, la mano di Franchina Tresoldi ha ampliato la sua naturale        eloquenza dedicandosi a piazze, monumenti, cascine e, più recentemente, al mondo degli animali. Dopo una parentesi di grafica pubblicitaria,  le sue immagini oggi ci ricordano luoghi e bellezze delle specie che dividono con noi umani la vita sulla terra. Le calcografie sono da lei stessa stampate su carta realizzata artigianalmente con metodo antico, mentre con la tecnica del dèqualquer, applicata a terzo fuoco sulla superficie degli smalti bianchi di oggetti diversi (sassi di fiume. vasi, piatti, piastrelle).
Molti pensano a tutto questo come a una operazione replicante. Al contrario, è una azione di rispecchiamento e valorizzazione delle potenzialità dell’attività. Esponente “storica” di quell’artigianato artistico che si è fatto conoscere in tutta Italia e all’estero, la Tresoldi è donna vivace, di eloquente operosità. Naturalmente portata a individuare nel proprio lavoro nuove applicazioni e a dare sviluppo al linguaggio tecnico-espressivo attraverso sempre nuove attuazioni.
Stampe  e ceramiche da lei create costituiscono una sorta di museo visivo delle città italiane e degli animali dei parchi. La capacità disegnativa che si ritrova nelle acqueforti e  acquetinte è frutto di questa evoluzione verso  un rapporto narrativo coi luoghi della vita e della storia. La preferenza per paesaggi, monumenti e spazialità urbane e per i soggetti animali, nasconde differenti e velate forme di appropriazione e di comunicazione che rispondono a diverse esigenze: quella di dare testimonianza culturale e storica affidandola all’incisione e quella di tradurre l’abilità manuale e mentale in sviluppo progettuale nel déqualquer ( tecnica con cui il disegno dell’artista viene riportato sulla superficie delle forme di ceramiche).
La Tresoldi sceglie tra migliaia i ciottoli i più belli e comunicativi per la loro forma, che poi riproduce in ceramica, decorandola con disegni che fanno rivivere architetture, piazze, monumenti.
Ai meno attenti, le tecniche calcografiche e le tecniche ceramiche possono sembrare codificate o spogliate di imprevedibilità. In un rapporto di aperta disponibilità che rifiuta il pregiudizio, fa invece comprendere quanto di nuovo e di inatteso vi sia in tanti suoi fogli e in tanti suoi oggetti d’arredo,  dietro o dentro agli incanti scenografici, al felice pitagorico casellario degli elementi da lei raffigurati.
Nitidi, spaziati, di vivezza fantastica, arricchiti di fioriture evocative, i suoi lavori hanno esiti non certamente di consumo snobistico né tanto meno di falsa proposta.
Nella pratica calcografica Franchina Tresoldi è nota come artista di qualità poetica e aspirazione metafisica. L’esercizio del segno risponde a una sua personale esigenza di testimonianza lirica, che è anche culturale e storica. Acqueforti e acquetinte fanno leva sul rapporto narrativo coi luoghi della vita e della storia. La preferenza monotematica riservata a paesaggi, monumenti e spazialità urbane nasconde tuttavia multiple incarnazioni, differenti e velate forme di appropriazione e di comunicazione.
Di maturità espressiva e di comunicativa non brindellosa, dotata di  tecnica calibrata e vibrante nelle sue “riplasmature” delle città italiane la Tresoldi evidenzia una dimensione spaziale dove nel concentrato di vita è assente la figura umana. Per questa via la magia delle città, delle piazze e dei monumenti lascia affiorare anche un tocco di inquietudine per il loro destino.

Contrassegnato da tag , , , ,