L’ottuagenario Antonio Tonelli è artista noto al pubblico del Sudmilano e del lodigiano che ha potuto apprezzare le sue opere in una serie di esposizioni e presenze (una antologica a Cascina Roma a San Donato Milanese, insieme allo scultore Blandino all’Istituto Cesaris, in una edizione di Semina Verbi a Casalpusterlengo, alla IV edizione della Biennale di Lodi e in una versione di Naturarte).
Dal 31 agosto alla fine di settembre il pittore milanese sarà presente con una antologica (“Le cose e lo spirito”) al Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova, nel chiostro del monastero agostiniano di sant’Agata. Attraverso una esposizione per cicli darà conto del coerente e rispettabile percorso della sua pittura in versione schiettamente moderna, e della posizione intellettuale costantemente espressa nell’affrontando i temi dell’uomo e della sociètà e nell’ evocare attraverso il mondo naturale la personale esperienza spirituale e interiore.
Tonelli ha sempre lavorato per “sequele”, abituando il proprio pubblico a stare in relazione con un linguaggio figurativo mai esibizionistico, di impronta chiaramente realista e solo occasionalmente descrittivo, sempre guidato da una interpretazione senz’enfasi, che lo hanno affermato nel variegato e turbolento contesto ambrosiano come artista indipendente per indirizzo e contenuti, con continuità espressi.
Tonelli ha indagato l’urbanesimo metropolitano, le fabbriche, le periferie, i rifiuti, l’ambiente, la società, l’uomo nelle sue più minute quotidianità, approfondendo il rapporto tra immagine e forma, contenuto ed espressione.
Nella mostra al Museo Diocesano di Mantova propone una pittura di atmosfere (non solo liriche) in cui attraverso una serie di soluzioni simboliche pone il problema della realtà della vita e dell’immateriale spirituale. “Le cose e lo spirito” è una mostra che tiene insieme il quotidiano – le cose, gli oggetti quotidiani, i gesti comuni – e il bisogno di religiosità dell’uomo contemporaneo, attraverso una soggettistica consolidata a cui attinge un iconismo simbolico sacro. Individua con ciò (senza tradire precedenti passaggi ed esperienze) una dimensione di essenza immateriale. Dato peraltro che in Tonelli è sempre stato presente nella sua pittura e che la nuova mostra evidenza attraverso una serie di tavole di storia, memoria, intonazione evangelica, esposte sempre senza ansietà e inquietudini.
La pittura di Tonelli pare mostrare con maggiore evidenza sentimenti sintonici con i la “Laudato sì”conferendo alla propria pittura ulteriore semplicità formale ed espressiva, senza mai cadere nel banale delle forme di gusto corrente. Accrescendo le rappresentazioni di intensità etiche, morali e richiami religiose che inducono il fruitore alla riflessione e alla meditazione. L’aggregate forza del reale e la qualità trasfiguratrice (in chiave poetica e fantastica) da efficacia a immagini che patroneggiando i metodi e le tecniche della pittura, si liberano al ritmo delle “cose”, configurando distinzioni che diventano simboli di fede.
Antonio Tonelli. “Le cose e lo spirito” – Museo Diocesano Francesco Gonzaga, piazza Virgiliana 55, Mantova – Dal 31 agosto al 27 settembre : Orari: dal mercoledì alla domenica: dalle 9,30 alle 12, dalle 15 alle 17,30 – Lunedì e martedì solo per gruppi prenotati (tel.0376.320607)